L’ultimo incontro del Dibattito Pubblico si è svolto il giorno 17 aprile dalle ore 18.00 alle 20.00 presso l’Ex Scuola materna Pian di Rota. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il Consiglio di Zona 1 che ha proposto di condurre l’incontro nell’ex asilo oggetto oggi di un patto di collaborazione tra associazioni del territorio e amministrazione comunale.
L’incontro si è svolto ricalcando la modalità dei dibattiti diffusi. Si tratta di una tipologia di incontro espressamente prevista per andare incontro ai cittadini nei luoghi che frequentano e che vivono, con l’obiettivo di presentare il dibattito pubblico e il progetto del nuovo ospedale (attraverso alcuni roll up che sintetizzano le informazioni essenziali), distribuire materiale informativo, raccogliere input, domande, osservazioni da parte dei cittadini e delle cittadine.
In particolare, nel dibattito diffuso, il dialogo con i partecipanti si è articolato intorno ad alcune domande, legate al progetto, e ad una domanda più generale, legata invece alla visione strategica che il progetto per il nuovo ospedale vuole sposare. Questa visione vuole mettere al centro le persone – pazienti, familiari, personale – e si presenta la nuova struttura come ospedale accogliente, ma che cosa serve per fare del nuovo ospedale un luogo davvero accogliente?
È questa la domanda rivolta a tutti i cittadini coinvolti con il dibattito diffuso e a cui anche i partecipanti a questo incontro hanno risposto nella seconda parte dell’incontro.
L’incontro è stato aperto da Agnese Bertello, coordinatrice del percorso, che ha illustrato brevemente l’articolazione e lo scopo dell’incontro, oltre a ricordare le finalità e l’articolazione del dibattito pubblico.
Proseguendo, Bertello ha percorso i punti salienti del progetto del progetto del Nuovo Ospedale, accogliendo domande e osservazioni. Bertello ha risposto in maniera sintetica alle domande, invitando i partecipanti a scaricare i materiali dal sito, a guardare le registrazioni dei diversi incontri tematici che hanno affrontato i temi più sentiti dai cittadini.
I partecipanti hanno espresso punti di vista diversi e questo ha consentito un confronto ricco e sereno sulle diverse tematiche.
In particolare, alcuni partecipanti hanno fatto presente la possibilità di restaurare l’attuale ospedale portandolo a un livello di qualità ed efficienza adeguato, e si sono rammaricati del fatto che lo stato di degrado attuale dipenda da una mancata attenzione alla manutenzione nel corso del tempo. È stato quindi posto un tema di uso corretto dei soldi pubblici.
Altri cittadini hanno invece espresso un punto di vista diverso, sottolineando il fatto che l’ospedale attuale, realizzato nel 1930, non consenta di fatto di attuare dei processi di cura moderni, per strumentazione e approccio.
Secondo alcuni, un ospedale moderno potrebbe inoltre essere attrattore di medici e infermieri. Il tema della qualità del servizio - e quindi anche della qualità e della quantità degli operatori, e dei posti letto disponibili - è stato discusso a lungo, facendo emergere una preoccupazione generalizzata verso un progressivo smantellamento della sanità pubblica, favorendo la nascita di cliniche private. Il confronto con la struttura di Pisa e la preoccupazione che si voglia ridurre sempre di più la qualità e l’importanza dell’ospedale di Livorno a scapito di quello di Pisa è emersa anche in questa occasione.
I partecipanti hanno espresso preoccupazione in merito alla possibilità che i lavori non vengano ultimati sia per quanto riguarda il nuovo ospedale, sia per quanto riguarda i padiglioni storici. Il timore in questo caso è anche che quest’area possa essere venduta per realizzarvi residenze private.
Altre riflessioni hanno riguardato la viabilità. In particolare, l’accesso del pronto soccorso da via Carducci è considerato molto problematico. Una domanda ha riguardato la conservazione della chiesa. Altre osservazioni hanno infine riguardato i tempi di realizzazione e i costi di realizzazione che vanno attualizzati, considerando costo delle materie prime, energia, inflazione, ecc. Una ulteriore preoccupazione è stata espressa per quanto riguarda possibili subappalti e mancanza di trasparenza. Il timore è quindi che il finanziamento della Regione Toscana possa rivelarsi non sufficiente.
Nella seconda parte dell’incontro, sono state illustrate le cartoline prodotte durante i diversi dibattito diffusi a partire dalle risposte dei cittadini e delle cittadine di Livorno. I partecipanti sono stati invitati a contribuire con nuove osservazioni.
Conclusa la parte di illustrazione sintetica dell’opera, la Responsabile del Dibattito Pubblico ha mostrato un pannello in cui alcune delle cartoline raccolte durante i dibattiti diffusi erano state suddivise per aree tematiche. In totale, sono state realizzate 180 cartoline. Altre 40 risposte sono state raccolte attraverso il sito internet.
Insieme con i partecipanti si è ragionato su quanto emergeva da queste risposte. Questa seconda fase è stata coordinata dai facilitatori - Claudia Salimbeni, Tea Papucci e Matteo Graldi- che hanno affiancato i cittadini nell’elaborazione di domande e osservazioni al progetto, sia rispondendo a un questionario apposto sul pannello, sia rispondendo con i post-it alla domanda sulle preoccupazioni: “C’è un elemento che ti preoccupa in merito alla realizzazione del nuovo ospedale? Se sì, quale?”, sia rispondendo liberamente alla domanda centrale: “Secondo te, che cosa serve per fare di un ospedale un luogo accogliente?”.
Lungo tutto il corso dell’incontro la facilitatrice visuale Marielle Binken ha raffigurato e preso nota delle interazioni, delle informazioni e delle domande che emergevano passo a passo.
C’è un elemento che ti preoccupa in merito alla realizzazione del nuovo ospedale? Se sì, quale?
Secondo te, cosa serve per fare del nuovo ospedale un luogo accogliente?
Il dibattito pubblico si è concluso con l’incontro del 17 aprile 2024.
La relazione finale sarà redatta entro la fine del mese di maggio e sarà presentata pubblicamente, come stabilito dall’Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione pubblica, a valle delle elezioni comunali.