Il secondo dibattito diffuso si è svolto presso l’atrio dell’ospedale e nelle diverse sale di attesa (pronto soccorso, ostetricia e ginecologia, ortopedia, neurologia, radioterapia, accettazione).

Una postazione con pannelli illustrativi sul progetto e pannelli d’ascolto, per raccogliere opinioni, domande, critiche e proposte, era posizionata all’ingresso. Nelle sale di attesa, i facilitatori hanno coinvolto i presenti proponendo un breve questionario, con domande a risposte chiuse e a risposte aperte.

Complessivamente sono state coinvolte in questa attività circa 80 persone.

I pannelli d’ascolto

I pannelli di ascolto prevedono una domanda centrale che vuole mettere a fuoco che cosa, secondo i partecipanti, fa di un ospedale un luogo accogliente, e due domande a risposta chiusa che invece si riferiscono più direttamente ad alcune delle caratteristiche del nuovo progetto per capire quale risulta essere di maggior interesse.

Le risposte alla prima domanda – “Secondo te che cosa serve per fare di un ospedale un luogo accogliente” – vengono tradotte in cartoline disegnate che vengono appese sul pannello dell’ascolto.
In questo dibattito diffuso, i partecipanti hanno segnalato l’importanza del verde, anche all’interno dell’ospedale, di sale di attesa più belle, confortevoli, con giochi per i bambini, ma anche l’importanza di una maggiore empatia da parte del personale, dell’affiancamento da parte di personale esperto per l’uso degli strumenti digitali.

Ridurre i tempi di attesa, soprattutto in pronto soccorso, è un elemento essenziale, secondo i partecipanti, quando parliamo di un ospedale accogliente.

Il questionario

Il questionario riprendeva le domande proposte anche attraverso i pannelli per l’ascolto, integrando alcuni dettagli e proponendo una domanda in più sulla sostenibilità ambientale dell’intervento.

Per quanto riguarda la qualità della permanenza in ospedale, sono considerati fattori capaci di incidere significativamente la chiarezza delle informazioni dentro l’ospedale, l’aumento dei posti letto e la presenza del verde.

Poiché il progetto vuole mettere al centro le persone, una domanda era intesa a comprendere che cosa serve, secondo i cittadini, per raggiungere concretamente questo obiettivo. Le risposte erano distinte tra tre categorie: pazienti, familiari, personale.

Ponendosi dal punto di vista del paziente, gli elementi essenziali indicati sono l’ascolto e la riduzione dei tempi di attesa.
Ponendosi invece nel ruolo del familiare, gli aspetti più importanti sono la flessibilità (es: orari di visita) e la presenza di spazi dove poter stare con la persona ricoverata.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, le risposte dei partecipanti indicano che il tema dell’efficienza e della riduzione dei consumi sono considerati molto importanti, insieme alla gestione dei rifiuti ospedalieri e alla produzione di energia rinnovabile.

Punti di vista e considerazioni generali raccolte

Nel corso della mattina, alcuni partecipanti hanno espresso posizioni già definite, a favore o contro il progetto, altri hanno avuto un atteggiamento aperto, disponibile all’ascolto, interessato a conoscere le caratteristiche del progetto: con alcuni è stato possibile aprire uno scambio molto articolato.

Le persone incontrate hanno espresso il timore che l’investimento sulla struttura provochi una riduzione degli investimenti sugli operatori, che ci sia una riduzione del personale, mentre il desiderio espresso è quello di vedere rafforzata la presenza di medici, infermieri e professionisti della salute. Alcune persone hanno sottolineato che ci sono servizi che funzionano bene e che rappresentano un’eccellenza, come la medicina nucleare, e si fa presente la necessità di garantire la qualità di questi servizi.

In generale, è stato espresso un timore che i finanziamenti vengano sprecati, utilizzati mali, che ci sia un rischio di infiltrazioni mafiose.

Riserve sono state espresse rispetto alla demolizione di alcuni padiglioni costruiti recentemente. Molte sollecitazioni riguardano l’accessibilità, la corretta previsione della quantità di parcheggi necessari, ma anche la necessità di favorire l’accesso con mezzi pubblici ecologici.

Una preoccupazione costante è l’accesso al pronto soccorso.

Sulla localizzazione, sono state registrate sia posizioni che sostengono la realizzazione del nuovo ospedale nell’area individuata, sia posizioni contrarie, queste ultime legate da una parte alla rimozione del parterre e all’impatto sul parco (alcuni cittadini esprimono timore che venga distrutto), dall’altra all’intenso traffico nella zona.

Un’altra segnalazione ha riguardato la necessità di avere presidi ospedalieri nei quartieri e non centralizzati intorno all’ospedale.

Alcune persone hanno inoltre segnalato la necessità di assistenza psicologica e di uno sportello di ascolto psicologico nelle scuole tenuto da personale dell'ospedale.